Le mie ex

Quando finisce una storia d'amicizia

Oggi vorrei parlarvi delle mie ex. Naturalmente, non mi riferisco a ex fidanzate, essendo io una noiosa donna eterosessuale del secolo scorso, nata e cresciuta in un’epoca di fallocentrismo imperante. Piuttosto, mi riferisco alle ex amiche.

Partiamo col chiarire due cose.

1. Non tutte le amiche da cui ci siamo allontanate sono ex. Ci sono persone con cui ci siamo magari un po’ lasciate andare, a malincuore e senza rancore, perché si sa com’è la vita, siamo tutte dentro un frullatore, e quando ci rivediamo, in genere, sono sufficienti pochissime battute per ritrovarsi e chiacchierare come un tempo. Sono quei casi in cui ci si perde di vista, perché magari ci si trasferisce all’estero, o nell’hinterland, o al capo opposto della città (a Milano è praticamente la stessa cosa, dire “Vado a Sidney” o “Vado in Bovisa” produce lo stesso effetto - per gli abitanti della Bovisa ci sarà quartiere equivalente che segna l’altrove inesplorato).

2. La seconda cosa da chiarire è che le ex non sono tutte uguali. Ciò che spesso diciamo quando parliamo di relazioni romantiche o sessuali, vale anche nelle relazioni amicali: “Ogni storia è diversa”.

E infatti io ho diverse ex (in tutto direi 5 o 6), diverse tra loro.

C’è quella che a un certo punto mi ha cancellata dai suoi social, ma ha continuato per mesi a scrivere strali e invettive riferite alla sottoscritta (lo so, grazie ai mutual friends).

C’è quella con cui ci facciamo orbiting da anni, mettendoci i cuoricini online. Soprattutto nelle stories, dove non lasciano traccia visibile.

Ne ho una che mi ha scritto qualche tempo fa e mi ha detto: “Peccato che quell’episodio ci abbia separate” e io mi sono sentita in imbarazzo perché non me lo ricordo l’episodio che ci ha separate. Ciò che ricordo benissimo, in compenso, è che a un certo punto mi ha mollata per una milanese top. Bellissima, ricca e stilosissima.