Robusta. Morbida. Burrosa. Rotonda. Giunonica. Felliniana. Grassa. Cicciona. Cicciabomba. Curvy. Culona. Cuculona. Culacchiona. Tettona.
Queste sono solo alcune delle parole che, nel corso della vita, mi sono state dette in relazione al mio corpo. Talvolta da sconosciuti, talvolta da amici, talvolta da familiari.
“Tu sei bella obesa come sei” il mio storico migliore amico.
“Non sei grassa, sei…PAFFUTELLA”, un mio grande amore.
“Ma i 12 chili che ho perso io li hai messi tutti tu?” mia cugina, anagraficamente dieci anni più adulta di me.
“Chissì no s vò azzicchinì”, questa non vuole dimagrire, mia nonna, in dialetto abruzzese, a mia madre, quando ero bambina.
“Dovresti andare in palestra” un mio ex. Dovresti curare la tua eiaculazione precoce, avrei dovuto rispondere. Non lo feci.
“Ti fa difetto” mia madre, ogni volta che un indumento aderiva troppo al mio corpo.
“Esiste il grasso brutto e il grasso porco, tu hai il grasso porco” un tizio, a 15 anni, la notte di Capodanno.
“Ma il tuo doppiomento ha un suo account su Twitter?” uno sconosciuto, online.
"Ti piace mangiare, eh?!” una vicina di casa.
“Tu non hai le maniglie dell’amore, hai i maniglioni antipanico” il mio amatissimo cugino.
Infine lui, il mio preferito, il mio più affezionato hater che sotto qualsiasi post, di qualunque tema trattassi, mi commentava sempre nello stesso modo: “Morirai grassa”. A un certo punto si limitava a scrivere “MG” e io naturalmente sapevo cosa intendesse dire. Sotto la foto della festa dei miei trent’anni, però, scrisse “Qui sei bella”. Già. Il periodo di maggior magrezza della mia vita, interrotto poi drasticamente a 35 anni con la gravidanza e il cataclisma esistenziale della genitorialità.
Sia chiaro: nulla di tutto ciò mi ha mai impedito di innamorarmi, disinnamorarmi, divertirmi, mangiare panzerotti fritti, bere cocktail, viaggiare, sperimentare, laurearmi, lavorare, andare in giro con minigonne inguinali e tacchi a spillo, o trascorrere infinite giornate al mare d’estate anche se…
[Questo è l’incipit del reading che ho fatto al secondo appuntamento di Fare Salotto, domenica 13 aprile a Milano. Lo pubblico, per chi non ha potuto partecipare, ma avrebbe voluto. Qui vi lascio invece il gruppo Telegram per avere aggiornamenti sugli appuntamenti… il prossimo sarà domenica 11 maggio!]
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